Quante volte, praticando sport “a freddo”, o anche semplicemente facendo uno scatto improvviso o un movimento brusco, abbiamo avvertito un intenso dolore muscolare? Si tratta del fastidioso “strappo”, che si verifica quando alcune fibre, delle moltissime che costituiscono un muscolo, si rompono a causa di uno sforzo acuto. Un vero spauracchio soprattutto per gli sportivi. Cosa accade quando si presenta uno strappo muscolare?
Il muscolo freddo, proprio in quanto impreparato allo sforzo, oppure perché troppo affaticato, non riesce a reggere un allungamento eccessivo, a cui non era preparato. Come si riconosce lo strappo muscolare? Il primo sintomo è sempre il dolore acuto, quasi “trafittivo”, nella zona interessata. Tante più fibre sono coinvolte dallo strappo muscolare, tanto più il dolore è lancinante.
Di solito si avverte subito molta difficoltà a muovere il muscolo, che risulta gonfio e contratto. A fronte di uno strappo muscolare, l’attività fisica va subito interrotta e la parte dolente va immobilizzata. A dispetto di quanto si possa pensare, questo vale soprattutto nei casi in cui il dolore è lieve! Infatti questo porta a sottovalutare l’entità dello strappo muscolare, continuando così nello sforzo e peggiorando la lesione.
Per capire cosa accade durante uno strappo muscolare, basta immaginare il fascio di muscoli come una fune tirata dai due capi opposti. E’ come una corda troppo tesa: a forza di tirarlo, il muscolo prima o poi si spezza! Ecco allora le lesioni da strappo muscolare, che possono essere di 1°, 2° e 3° grado.
1) Lesione di 1° Grado: inizialmente si sfilacciano solo alcune fibre, a volte senza dolore. Il muscolo si autoripara restando a riposo.
2) Lesione di 2° Grado: se la tensione aumenta si lacerano più fibre: al riposo si affianca l’intervento di un fisioterapista e l’utilizzo di creme antinfiammatorie e antidolorifiche.
3) Lesione di 3° Grado: si spezza un intero fascio di muscoli: spesso serve il chirurgo per riparare la lesione.
Come evitare la comparsa di uno strappo muscolare?
Le cose fondamentali sono: scaldare i muscoli prima dello sport, coprirsi bene nei giorni più freddi, fare streching dopo l’attivita’. Nei prossimi articoli vi daremo le indicazioni per un riscaldamento ed uno streching appropriati per tutti i diversi settori muscolari.
Infine, quali interventi sono più indicati per riparare uno strappo muscolare?
Abbiamo detto che l’errore più grave è “fare gli eroi” e continuare nello sforzo fisico: la lesione peggiorerà inevitabilmente. I consigli da seguire sono dunque i seguenti:
- Intervento di primo soccorso: trattare la parte interessata dallo strappo muscolare con ghiaccio. Questo farà sì che la lesione non si estenda. Evitare altri sforzi!
- Andare dal medico il prima possibile. Per verificare l’entità dello strappo muscolare, potrebbe risultare infatti utile o necessaria un’ecografia o una risonanza magnetica.
- A casa, la miglior terapia è il riposo per 1-2 settimane (il doppio nelle lesioni di 2° e 3° grado).
- Avvalersi dell’aiuto di farmaci utili: antinfiammatori, locali e per bocca, e miorilassanti, che facilitano la guarigione dallo strappo muscolare.