Chi non si sente euforico all’arrivo della primavera? I fiori sbocciano, le giornate si allungano, la vita rinasce dopo il lungo letargo invernale. Ma questa rinascita, si sa, comporta anche affaticamento e stress… Si parla infatti di un vero e proprio “mal di primavera”: stanchezza diffusa, problemi di concentrazione, umore nero, ansia e irascibilità.
I più colpiti sembrano soprattutto gli amanti dello sport. Si parla infatti di un vero e proprio “stress dello sportivo”. Se è vero infatti che una corretta attività fisica aiuta mente e corpo a recuperare smalto dopo il letargo invernale, il consiglio per la primavera è di non esagerare: si rischia infatti di scatenare nell'organismo sovrapproduzione di radicali liberi, che possono favorire il processo di invecchiamento cellulare o provocare pericolose malattie.
Contrariamente infatti all'attività fisica svolta in maniera regolare e moderata, quella troppo intensa ma occasionale, svolta ad esempio non appena si vede sopraggiungere la primavera, rischia di produrre nel corpo un vero e proprio stress. Una minaccia soprattutto per gli sportivi del fine settimana che, dopo una lunga inattività, si scatenano all'improvviso rischiando anche troppi bagni di sole nelle ore centrali della giornata o per periodi prolungati.
Lo sport svolto in maniera equilibrata e regolare resta invece il più efficace antidoto contro i disturbi legati al cambio di stagione, in particolare la primavera, perché aiuta il corpo e la mente a stare meglio: si puo’ trarre molto vantaggio nell’imporsi orari fissi e regolari e svolgendo un’attività fisica progressiva (per evitare che un eccesso di affaticamento possa causare danni al fisico irrigidito dall’inverno).
Il consiglio, soprattutto per gli “sportivi di primavera” o per quelli occasionali, è dunque quello di praticare sport tutti i giorni con regolarità: è sufficiente anche una semplice passeggiata di 30 minuti, per poi gradualmente aumentare tempo ed eventuale velocita’,senza esagerare. E in primavera, con le giornate più tiepide e più lunghe, stare all’aria aperta è molto più facile e piacevole! Ricordate sempre un cappellino in testa per ripararvi dal sole!
In chiusura, una curiosità sulla primavera, il nostro corpo e lo stress… Le ore di luce in primavera provocano maggior affaticamento al nostro organismo, e l’organo più “stressato” in questa stagione è il fegato. Esso è infatti il nostro laboratorio chimico, che si occupa di trasformare continuamente, con l’aiuto degli altri organi, ciò che ci serve per “tirare avanti”. Ebbene in primavera, proprio per lo “sbocciare” della natura, il fegato è più in fermento, più in attività, quindi più stressato. La primavera, abbiamo detto, è il periodo giusto per uscire a fare le prime attività all’aria aperta. Questo è il momento per consumare verdure a foglia verde, cibi freschi e di stagione. Una stagione all’insegna del verde! Questo dovrebbe caratterizzare la primavera, ma purtroppo sappiamo bene tutti come il nostro vivere quotidiano sia sempre condizionato dalla presenza di stress, al lavoro come in famiglia. Chi gestisce lo stress è sempre lui, il fegato, che non si trova dunque a lavorare di più solo in primavera, ma in tutti i mesi dell’anno. Nei tempi andati, alle persone stressate veniva prescritta una vacanza in campagna, a respirare l’aria buona, per dormire un po’ di più e fare passeggiate in mezzo al verde. Che sia il caso di recuperare l’antica sapienza dei nostri nonni, immersi nella quiete e nella bellezza della natura?