A scatenarli, soprattutto la perdita di tono muscolare che fa “cedere acqua”.
Tanti sportivi e non, lamentano spesso gonfiori agli arti, a cominciare da piedi e caviglie. Gonfiori che riguardano sia gli arti inferiori che quelli superiori. Da cosa possono dipendere queste alterazioni?
I gonfiori muscolari sono dovuti principalmente all’accumulo di acqua negli spazi interstiziali, ovvero tra una cellula e l’altra.
Questo accumulo è conseguenza di permeabilità capillare scatenata da un processo infiammatorio, come ad esempio un trauma. Altre volte, invece, c’è un problema a livello della circolazione linfatica, che non riesce a riassorbire adeguatamente i liquidi interstiziali. Altre volte ancora, il muscolo si “gonfia” perché accumula glicogeno, legando 3 grammi di acqua per grammo di glicogeno (fonte di deposito e riserva del glucosio utilizzato dall'apparato muscolare in condizioni aerobiche).
In sintesi, i gonfiori possono essere di varia natura, e bisogna sempre capire di che tipo di gonfiore si sta parlando. In generale, con l’aumento dell’età, o appunto con l’inattività muscolare, i muscoli perdono la loro tonicità e “cedono acqua”.
L'acqua, portata fuori dalle cellule morenti (detriti cellulari dei muscoli disintegrati) e non più ricambiate, determina edemi e ritenzioni, soprattutto in presenza di uno stile di vita inappropriato e di un’alimentazione scorretta. Per contrastare dunque questi gonfiori, sono essenziali dei buoni esercizi di mantenimento muscolare. Camminare, nuotare, fare esercizi regolari che impegnino gambe e braccia, favorisce il ritorno venoso, riducendo stasi ed edemi.
Chi ha gonfiori alle gambe può anche aiutarsi tenendole sollevate rispetto alla testa per qualche ora guardando ad esempio la tv o a letto con un cuscino sotto alle stesse; chi li ha alle braccia può fare più esercizi che coinvolgano tronco e braccia.
Un sintomo preoccupante dei gonfiori è la presenza di vene dilatate, che significano sangue stagnante!
Si tratta di un fenomeno causato dalla scarsa elasticità del tessuto connettivo, a cui appartiene la vena stessa, e provocato anche dalla densità del sangue stesso, che diventa facilmente lipotossico ed infiammante. Da qui possono derivare fastidiose flebiti, ovvero infiammazioni croniche della parete venosa. Alla flebite può associarsi un’occlusione della vena a causa di formazione di coaguli sanguigni, e in questo caso si forma una tromboflebite.
Il rimedio principale per contrastare queste patologie e varie forme di gonfiori rimane un’alimentazione corretta ed uno stile di vita dinamico, che prevede attività fisica.
Parlando ancora di gonfiori muscolari, non possiamo non accennare alla mialgia, ovvero al dolore muscolare che può coinvolgere legamenti, tendini, fasci muscolari e tessuti molli che collegano muscoli, ossa e organi.
Un dolore muscolare è più spesso legato alla tensione eccessiva o a lesioni del muscolo causate da un esercizio fisico troppo forte o da un lavoro fisicamente impegnativo.
Come curare dunque i gonfiori muscolari? Si consiglia di applicare del ghiaccio per ridurre il dolore e l’infiammazione.
Importante l’uso di una crema a base di estratti fitoterapici da applicare piu’ volte al giorno che aiuti nel riassorbimento di edemi. I dolori muscolari dovuti alla fibromialgia spesso rispondono bene al massaggio. Esercizi dolci di stretching, dopo un lungo periodo di riposo sono molto utili. L’esercizio fisico regolare può aiutare a ripristinare il corretto tono muscolare. Passeggiate, ciclismo e nuoto sono attività aerobiche sempre consigliate.