QUANDO TRASCURATE E NON CURATE A DOVERE, QUESTE LESIONI POSSONO DIVENTARE CRONICHE.
Tra gli spauracchi più temibili per chi pratica sport ci sono le lesioni muscolari.
Un muscolo lesionato, oltre a dolori lancinanti, significa il fatto di dover sospendere, anche per lunghi periodi, l’attività sportiva: note decisamente dolenti per chi ama fare movimento!
Le lesioni agli adduttori sono a carico dei muscoli situati nella parte interna della coscia. In genere, rientrano nella categoria delle distrazioni muscolari, che possono essere di primo, secondo o terzo grado.
Gli infortuni agli adduttori si riscontrano piuttosto frequentemente ad esempio nel tennis, perché questi muscoli sono sottoposti a forti contrazioni eccentriche durante le accelerazioni rapide, i movimenti laterali, gli arresti improvvisi e i cambi di direzione.
Quando si gioca sull’erba o sulla terra, la causa più comune è una corsa poco stabile, che spesso comporta scivolate che causano una super-estensione dei muscoli inguinali (ad esempio durante le spaccate). Sulle superfici dure gli infortuni possono insorgere durante i recuperi laterali, ad esempio su una palla particolarmente angolata.
Quando trascurate o non trattate adeguatamente, queste lesioni possono diventare croniche. Quali i sintomi di una lesione ai muscoli adduttori? In primis dolore acuto e difficoltà a compiere movimenti.
Sensibilità alla palpazione dei tendini degli adduttori o all’inserzione dell’osso pubico e dolore avvertito nell’adduzione contro resistenza. Si possono riscontrare anche gonfiore o ematoma, più frequentemente alcuni giorni dopo l’infortunio iniziale.
Se l’infortunio è serio, alla palpazione si può riscontare un’evidente contrattura o un buco nel muscolo interessato.
Non appena il dolore ed il gonfiore si sono attenuati (da alcuni giorni fino ad una settimana) si può riprendere l’allenamento: il dolore è il sintomo su cui basarsi per l’interruzione e il riposo.
Attenzione: superare la soglia del dolore può allungare i tempi di guarigione! In sintesi, le lesioni agli adduttori si verificano quando c’è una sproporzione tra la forza impressa nel movimento e la resistenza ed elasticità del muscolo.
All’origine delle lesioni agli adduttori, spesso c’è debolezza muscolare, un cattivo stretching prima e dopo l’attività fisica, o un sovrallenamento. Queste le cause principali delle lesioni agli adduttori.
Fare una diagnosi precisa non è facile, per questo è sempre raccomandabile rivolgersi ad uno specialista. Nei casi di lesioni agli adduttori, è fondamentale formulare una diagnosi tempestiva, una valutazione clinica corretta che solo uno specialista può fare dopo un’accurata visita. In seguito, il grado di distrazione muscolare è rilevabile attraverso un’ecografia muscolare.
Una volta che lo specialista arriva alla diagnosi, il trattamento che si è dimostrato più efficace per risolvere le lesioni agli adduttori è quello con il laser ad alta potenza. Studi scientifici, ancora in corso, dimostrerebbero infatti che questa metodologia è in grado di promuovere la riparazione e la rigenerazione del tessuto muscolare. Il trattamento per le lesioni ai muscoli adduttori si struttura in varie brevi sedute, in cui si eseguono due o tre microapplicazioni laser di durata inferiore ai 30 secondi. Il ciclo di trattamento si compone di solito di circa 30 microapplicazioni laser, distribuite diversamente secondo i casi e la patologia da trattare. Un ciclo terapeutico può quindi durare da 3 a 10 giorni. Terminato il trattamento, composto da uno o più cicli terapeutici, è importante stabilire un controllo a distanza di 15-30 giorni, poiché il risultato va valutato nel tempo.
La cosa più importante non è la strumentazione utilizzata, ma le modalità con cui lo specialista esegue la procedura. Per le lesioni agli adduttori i farmaci non sono risolutivi. Possono essere di grande aiuto creme antinfiammatorie a base di piante medicamentose da massaggiare sulla parte lesionata.